Il Privilegium Othonis, letteralmente "Privilegio di Ottone", fu un patto stipulato nel 962 tra l'imperatore del Sacro Romano Impero <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Ottone%20I%20di%20Sassonia">Ottone I di Sassonia</a> e <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Papa%20Giovanni%20XII">Papa Giovanni XII</a>. Esso sanciva il diritto imperiale di approvare l'elezione papale e di investire i vescovi.
Punti Chiave:
Approvazione Papale: Il documento stabiliva che l'elezione del <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Papa">Papa</a> dovesse essere confermata dall'imperatore prima che il prescelto potesse essere consacrato. Questo conferiva all'imperatore un notevole potere sulla Chiesa.
Investitura Vescovile: Il Privilegium Othonis confermava il diritto dell'imperatore di investire i vescovi, concedendo loro i poteri temporali (feudi e giurisdizione) legati alle loro diocesi.
Giuramento di Fedeltà: Il papa eletto era tenuto a prestare giuramento di fedeltà all'imperatore.
Conseguenze: Il Privilegium Othonis segnò un periodo di stretta collaborazione tra il potere imperiale e quello papale, ma allo stesso tempo gettò le basi per futuri conflitti, in particolare per la <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Lotta%20per%20le%20investiture">Lotta per le Investiture</a>, che scoppiò nei secoli successivi a causa della disputa sul controllo delle nomine ecclesiastiche.
Validità: Anche se inizialmente accettato, il Privilegium Othonis fu ripetutamente messo in discussione e repudiato da papi successivi, contribuendo all'instabilità politica e religiosa del periodo medievale.